Come lavoro

Il mio approccio è quello cognitivo-comportamentale, secondo il quale il disagio emozionale è legato a pensieri disfunzionali sottostanti che abbiamo acquisito durante la nostra vita e che ci fanno leggere ed interpretare la realtà in un certo modo. 

La terapia si propone di individuare pensieri automatici e schemi disfunzionali (e sostituirli con pensieri più funzionali) e di sperimentare la messa in atto di nuove modalità comportamentali. 

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è pratica e concreta, orientata prevalentemente al presente, a breve termine, e richiede un ruolo attivo e collaborativo da parte del paziente. 

Nel corso dei primi colloqui ci si conosce vicendevolmente e si costruisce una buona alleanza terapeutica. Presupposto fondamentale per lavorare bene assieme è che la persona sia a suo agio ed avverta un buon feeling in seduta. Il paziente espone il motivo che lo ha spinto a richiedere aiuto ed il terapeuta lo guida nel mettere a fuoco il problema e comprenderlo al meglio.

Negli incontri successivi viene fatta una restituzione al paziente e si pianifica il trattamento stabilendo obiettivi specifici a breve e lungo termine e come raggiungerli. Il lavoro è focalizzato sui problemi del presente con un’attenzione alle loro connessioni con il passato.

Il cambiamento apportato dalla psicoterapia non riguarderà solo il sintomo portato dal paziente, ma gli aspetti più profondi del suo essere.

Durante i colloqui il paziente è sempre informato di quello che sta accadendo e sull’andamento della terapia.